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Brasileo, oltre il divertimento

Sabato 15 marzo, nella sala Canonica del Comune di Stresa sono stati consegnati i proventi della festa Brasileo 2013 organizzata dall’associazione Lake for Charity.


Brasileo, oltre il divertimento
Una festa che raccoglie ormai quasi 2.000 ragazzi e che da sette anni ha trovato la sua cornice nel parco della villa La Palazzola a Stresa.


L’associazione Lake for charity riunisce i tre Leo Club della zona: lago Maggiore, Verbania e Cusio-Ossola e da vent’anni organizza, tra le altre cose, una festa per i giovani allo scopo di raccogliere fondi che poi vengono devoluti in beneficenza ad altre associazioni che operano sul territorio, cercando – come ha spiegato Anna Pagani, responsabile dei Service – “ogni anno di cambiare il tipo di associazione e quindi di utenza finale cui questi soldi vengono erogati”.

In questi vent’anni, grazie ai proventi del Brasileo sono stati donati 350.000 euro che, come ha sottolineato Alberto Previdi, presidente della Lake for Charity, “pur essendo una cifra importante, rimane poca cosa rispetto al lavoro dei volontari che ogni giorno sono sul campo a lavorare per aiutare il prossimo“, ma che certamente ha dato respiro a questi volontari ed ha permesso di realizzare progetti importanti.

Ogni associazione del territorio può partecipare al bando con un progetto specifico ed una commissione interna al Lake for Charity stabilisce di volta in volta i tre vincitori. Quest’anno i proventi della festa sono stati donati al Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante (8.500 euro), alla sezione provinciale VCO dell’A.N.D.O.S (5.000 euro) ed all’associazione Amici del Cuore del VCO (3.000 euro).

Commosse e riconoscenti anche Ellida Sculati ed Alessandra Puppieni, due volontarie dell’Andos Vco , l’associazione che va in aiuto alle donne operate al seno, per il recupero fisico e psicologico e che è presente sul territorio con tre sedi a Gravellona Toce, Domodossola e Verbania dove vengono offerti servizi di fisioterapia, sostegno psicologico e dietologia, ma che raggiunge chi ha bisogno anche negli ospedali o a domicilio. L’assegno ricevuto, ha spiegato la Sculati, verrà utilizzato per l’acquisto di un nuovo macchinario e darà un po’ di respiro all’associazione per poter pagare i fisioterapisti che vi operano ogni giorno.Immagine 2 Immagine 3
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